Il tassista che ieri mi ha portato a Fiumicino parlando bene del governo (spontaneamente e senza sapere chi fossi) mi ha citato tra le prime due cose fatte i rifiuti di Napoli e l’intervento in Abruzzo. Due successi riconosciuti da tutti, incontestabili, targati Berlusconi-Bertolaso.
Al via della campagna elettorale delle regionali, nella quale Berlusconi ha annunciato che è sua intenzione far conoscere in dettaglio tutte le cose fatte dal suo governo (“Il governo del fare”) arriva l’attacco a Bertolaso e di conseguenza alle realizzazioni che l’hanno visto protagonista.
Ovviamente il metodo è sempre lo stesso: avviso di garanzia sui giornali, perquisizione spettacolare e raccontata dai media, pubblicazione di intercettazioni che non potrebbero essere rese pubbliche, contestualizzazione delle intercettazioni in modo ambiguo, per forzarne l’interpretazione contro Bertolaso, accostamento nei titoli e nei sommari di giornali e Tg delle intercettazioni dei due sciacalli che ridono dopo il terremoto pregustando una possiblità di business con il nome di Bertolaso, per suggerire un accostamento a lui.
Come non pensare di essere davanti al solito copione: colpire Bertolaso per colpire Berlusconi durante una importante campagna elettorale?
Vedremo gli sviluppi della vicenda Ecco qui la risposta di Bertolaso
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