Il governo e il premier stanno continuando a far sentire concretamente la loro vicinanza alla gente d’Abruzzo. Anche oggi la nuova ordinanza della Protezione civile ha stanziato altri 70 milioni per la prima emergenza e previsto una serie di misure fiscali e di sussidio di buon senso per alleviare la condizione degli sfollati.
In questi giorni di passione e di risurrezione, resta però intatta la questione di fondo. Il terremoto ci ricorda, drammaticamente che, nonostante tutti i progressi scientifici e tecnologici, non siamo padroni della nostra vita e che di fronte alla sofferenza e alla morte – ineliminabili compagne della nostra esistenza – la scelta rimane sempre tra il nulla o tra il credere e affidarsi a un Mistero misericordioso e buono.
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