Punto Com del 21 gennaio 2003
di Luigi Ferro
“Sancire il fatto che internet è un diritto di tutti e che, anche in rete non devono esistere barriere architettoniche” Antonio palmieri , parlamentare di Forza Italia e responsabile del sito inernet del partito, riassume così l’obiettivo principale della proposta di legge, realizzata in collaborazione con il collega di partito Cesare Campa, depositata il 16 dicembre. Una proposta che cerca di sfruttare il volano dell’anno europeo del disabile per arrivare in porto prima della fine dell’anno. “Già questa mattina – spiega Palmieri – iniziaremo una raccolta di firme tra i parlamentari”
Visto il tipo di proposta è possibile che, almeno una volta, si esca dalla logica degli schieramenti per dare una spinta agli otto articoli che vogliono garantire”il diritto di accesso con qualsiasi tipo di tecnologia ai servizi informatici e telematici della Pa e ai servizi di pubblica utilità da parte dei cittadini diversamente abili “in ottemperanza al principio di ugualianza sancito dall’articolo tre della Costituzione e secondo le linee guida del W3c, sottolineano i primi firmatari della proposta.
Oltre al progetto di legge Campa-Palmieri qualche novità potrebbe arrivare anche dal ministero dell’innovazione. Si parla infatti di un disegno di legge che potrebbe integrarsi o addirittura sostitutire L’analogo progetto dei due Parlamentari di Forza Italia nelle prossime settimane.
L’importante è che si arrivi al varo di una normativa e che soprattutto si riesca a creare una certa attenzione riguardo al problema, aggiunge Palmieri, che per dare il buon esmpio ha reso accessibile ai disabili il sito di Forza Italia e sta preparando la nuove release delle sue pagine web personali. Naturalmente accessibili a tutti.
Il progetto presentato con Cesare Campa prevede che qualsiasi gara di fornitura di servizi o prodotti “info-telematici” dovrà ricordarsi dei disabili, che le aziende di pubblica utilità che adegueranno i propri servizi in favore dei portatori di handicap possano beneficiare di una defiscalizzazione pari al 30% dell’investimento di sviluppo o di adeguamento e che possano andare incontro a sanzioni (da 500 a 3000 euro) se entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge non adegueranno le pagine web. Insomma non proprio un consiglio per quanti mettono mano ad un nuovo o vecchio portale di utilità pubblica; incluse con buona probabilità anche le società che forniscono servizi di primaria utilità: acqua, gas e luce. Per la copertura finanziaria il progetto stima in venti milioni di euro l’onere della legge che sarebbero prelevati dal Fondo Speciale del Ministero dello Finanze. Un ricco mercato per le web agency.
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