A volte ritornano…anche oggi è emersa da aprte di alcuni colleghi la proposta di far pagare l’IMU (cioè l’ICI) alla Chiesa. Chiariamo allora alcuni punti:
1. Non esiste alcuna norma che preveda esenzioni fiscali esclusivamente per la Chiesa. L’esenzione Ici per gli immobili riguarda tutti, assolutamente tutti gli enti senza scopo di lucro, purché utilizzati per alcune attività di rilevanza sociale. Non solo quelli religiosi, dunque tutti gli enti non commerciali che svolgono non profit attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive
2. La Chiesa paga già l’Ici per gli immobili dati in affitto e le strutture alberghiere. Quindi chi vuole cambiare vuol far pagare l’Ici alle mense Caritas, agli oratori, alle sacrestie, ai monasteri, ecc.
3. Completiamo l’informazione: la riduzione del 50% sull’imposta sul reddito delle società (Ires) si applica agli enti religiosi in quanto questi sono equiparati agli enti aventi fine di beneficenza e di istruzione, e la riduzione non vale per le attività commerciali.
4. Inoltre, all’8 per mille concorrono altre sette confessioni religiose diverse e pure lo Stato, non soltanto la Chiesa cattolica, che riceve quanto i contribuenti italiani le destinano. Se i contribuenti non firmassero più per lei non riceverebbe niente.
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