Il nuovo partito che il segretario Angelino Alfano ha promesso prima delle amministrative non c’è. Manca la legge elettorale – ammesso che il Parlamento si decida a sostituire il Porcellum – e non sono state neppure decise alleanze e coalizioni. Eppure il Popolo della Libertà ha già inaugurato la campagna elettorale. Una campagna giocata tutta sul web, come ha chiesto il Cavaliere. Nel disegno berlusconiano la rete può arginare il clima di antipolitica diffuso nel Paese. È il mezzo giusto per raggiungere milioni di elettori lontani anni luce dal Palazzo. Ma non solo. Internet rappresenta anche l’unico terreno di scontro con il fenomeno politico degli ultimi anni, il moVimento cinque stelle di Beppe Grillo.
E così il Cavaliere sta spingendo il partito a traslocare sul web. «In realtà – racconta il deputato Antonio Palmieri, responsabile internet e nuove tecnologie del Pdl – è almeno dalla scorsa estate che stiamo intensificando la nostra presenza online». Una strategia programmata, a lungo termine. «Anche perché sulla rete – continua Palmieri – paga solo la continuità. Operosa e fantasiosa».
Da qui al voto del 2013 la comunicazione web del Popolo della Libertà si articolerà su tre grandi canali. Il primo è il sito forzasilvio.it . In rete da tre anni, il portale è stato “reinaugurato” lo scorso 29 settembre (in occasione del compleanno del Cavaliere). Il riferimento, neppure troppo velato, è barackobama.com . Il network ufficiale del presidente americano a cui Berlusconi non fa mistero di invidiare le capacità mediatiche. Entrambi i siti si aprono con un invito alla mobilitazione: «Stand up with the president» chiede la home page dell’inquilino della Casa Bianca. «Impegnati con me per cambiare l’Italia», il messaggio in apertura di forzasilvio.it . In tutti e due i casi per accedere è necessario registrarsi. La risposta degli elettori italiani sembra incoraggiante. Sul network del Cavaliere, raccontano a via dell’Umiltà, si sarebbero già iscritti oltre 240mila simpatizzanti. «È il punto di ritrovo della nostra comunità – racconta Palmieri – dove militanti e semplici curiosi possono interagire con il partito e viceversa».
Seconda vetrina di via dell’Umiltà, http://www.pdl.it/. Il sito ufficiale del partito è stato completamente rinnovato lo scorso 26 gennaio. Altra data simbolo. Esattamente diciotto anni prima il Cavaliere scendeva in politica pronunciando il famoso discorso, «L’Italia è il Paese che amo». «Un sito nuovo nella grafica e nei contenuti – spiega Palmieri – totalmente fruibile anche in mobilità». Pdl.it permette di accedere a informazioni, documenti, video. Ci si può collegare ai blog dei parlamentari e alla pagina facebook del Cavaliere (che vanta 400mila amici). C’è di tutto. Forse anche troppo. Nella pagina dedicata a «Gente della libertà», il nuovo inno recentemente scelto da Berlusconi, si trovano il video, i testi e persino la suoneria scaricabile per il cellulare. Per la gestione e l’aggiornamento del sito è impegnata una redazione dislocata tra Roma e Milano.
Per aiutare la diffusione in rete della propaganda pidiellina, da qualche mese sono stati arruolati i “volontari digitali”. Un esercito di circa cinquecento simpatizzanti – dopo l’estate saranno almeno il doppio – con il compito di irradiare nel web il messaggio berlusconiano. Al partito non vogliono sentire parlare di spamming. Piuttosto, spiegano, sarà una forma di “viral marketing”. «Un porta a porta virtuale» con cui il Pdl conta di invadere la rete e i social network e convincere tanti elettori delusi.
E poi c’è la political digital academy. La scuola di formazione internettiana, voluta dal segretario Alfano per allenare i candidati pidiellini a navigare in rete. Dallo scorso 16 febbraio, giorno dell’inaugurazione, si sono tenute sette lezioni. Tutte organizzate negli uffici del gruppo parlamentare in via Uffici del Vicario, a due passi da Montecitorio. Finora ai parlamentari berlusconiani e ai loro staff è stato insegnato come creare e aggiornare un blog, come navigare sui social network più diffusi (una lezione ciascuno per Twitter e Facebook), come pubblicare video su Youtube. In cattedra un professore d’eccezione: Marco Montemagno, uno dei principali esperti italiani del web. Intanto la scuola cresce. E da giugno potranno partecipare ai corsi anche tanti eletti sul territorio.
Grande presenza sulla rete, eppure nella campagna elettorale di Berlusconi non ci sarà alcuna web tv. Le indiscrezioni circolate nei mesi scorsi su un canale tematico che il Cavaliere avrebbe voluto organizzare a Palazzo Grazioli «sono il frutto di un enorme malinteso» spiega Palmieri. Anche perché i locali in cui si sarebbe dovuta sistemare la redazione sono già occupati. Nel grande open space di via della Gatta – già sede della Sherpa tv di Claudio Velardi e della dalemiana Red Tv – si è insediata da qualche tempo la deputata Mariarosaria Rossi. Protagonista di alcune intercettazioni telefoniche sui festini di Arcore, la giovane parlamentare avrebbe allestito al piano terra dell’abitazione romana del Cavaliere una sorta di call center elettorale (è un’imprenditrice del settore). «È vero – raccontano dal dipartimento tesseramenti di via dell’Umiltà – siamo noi ad averle fornito gli elenchi di tutti gli iscritti». Questa mattina gli uffici di via della Gatta erano chiusi. Eppure c’è chi assicura che la Rossi e il suo staff siano già al lavoro. L’obiettivo è quello di contattare tutti gli iscritti, da qui alle Politiche del prossimo anno, per sondare gli umori, raccogliere lamentele e suggerimenti. Ma anche per testare gli ultimi slogan ideati dal Cavaliere.
Lascia un commento