Ecco il testo della interrogazione che ho presentato circa la contestata iniziativa del portale degli eventi culturali italiani “Verybello”.
Al Ministro dei Beni Culturali
Per sapere –
premesso che:
il 24 gennaio scorso il ministero dei Beni Culturali ha lanciato il portale www.verybello.it, con lo scopo di valorizzare, soprattutto all’estero, il patrimonio artistico e culturale italiano, in occasione di Expo 2015.
Sono emerse sin da subito molteplici criticità a livello di progettazione: assenza della versione inglese, “rimandata” assieme a quelle nelle altre principali lingue;
assenza della privacy policy circa la gestione dei dati degli utenti;
il sito non è accessibile, nonostante gli obblighi di legge;
il dominio non è intestato al ministero, bensì a chi ha fatto il sito;
assenza di una app, fondamentale per l’accesso alle informazioni in mobilità, da smartphone o tablet;
Verybello “è ottimizzato per browser di ultima generazione”, tagliando fuori chi usa browser non aggiornati;
Non sono chiare le modalità con la quale l’agenzia Lolaetlabora è stata incaricata di realizzare il portale, né gli effettivi costi del progetto.
– quanto sia stata effettivamente pagata la realizzazione del portale e quali costi ulteriori sono previsti per la gestione del medesimo;
di quale natura contrattuale siano i rapporti con la società realizzatrice del sito;
a cosa servono i 5 milioni di euro messi a disposizione dal ministero. Non è chiaro se servano unicamente per la realizzazione del sito o per la promozione del patrimonio culturale italiano nel periodo dell’Expo;
in che tempi si intende procedere per risolvere i gravi errori di progettazione del sito;
chi ha proposto “l’accattivante” nome del portale.
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