Non è colpa nostra, cioè dell’Occidente, se i terroristi islamici dell’Isis ci fanno la guerra ma una loro scelta deliberata di portare la “guerra santa” contro noi “crociati”, vale a dire contro la nostra cultura, la nostra democrazia, la nostra libertà.
Certamente occorre distinguere i Paesi islamici moderati da quelli che appoggiano il terrorismo islamista. Tuttavia deve essere chiaro che l’Europa è sotto attacco per una scelta degli islamici violenti: non rendersene conto è puro autolesionismo.
Al di là della politica alla caccia di voti, qui serve che i governi europei se ne rendano conto e decidano di agire di conseguenza.
Grazie per l’attenzione.
Antonio Palmieri
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