Il Foglio di oggi presenta in prima pagina la recensione del libro di Angela Padrone dal titolo “Precari e contenti”. Un racconto di storie di ragazzi che cercano con impegno di sfruttare le occasioni offerte dal lavoro flessibile e dalla legge Biagi, con tenacia e senza paura. L’autrice difende da sinistra la legge Biagi, che “non ha inventato il precariato, ma piuttosto ha umanizzato e reso virtuose le condizioni che sì una volta erano definibili di sfruttamento”…
Credo che il bello delle venti storie “di successo” raccontate nel libro, sia nella morale che se ne può trarre. Non avere paura della fatica, del dolore, darsi da fare, mettersi alla prova, essere attenti a cogliere le occasioni che si presentano…La vita è dura, non è un sogno: la retorica esagerata del precariato e dello sfruttamento – che ci sono sempre stati e ci saranno sempre perchè il bene e il male sempre conviveranno – produce solo scoraggiamento, sfiducia, pessimismo. Così non si va da nessuna parte, nella propria vita personale e come società…
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