Lo denuncia un articolo de Il Giornale di oggi. Nello Yemen, stanno avvenendo numerose conversioni dall’islam al cristianesimo e gli imam locali non ci stanno e invitano le autorità a intervenire. Come è noto, la Sharia, la legge coranica, prevede la pena di morte per gli apostati e lo stesso prevede il codice penale yemenita.
Mi ha colpito quanto ha dichiarato all’agenzia di stampa locale Mareb Press uno yemenita che è diventato cristiano, anonimo per ragioni di sicurezza: “Mi sono convertito nello Yemen facendo semplicemente il segno della croce. Ho deciso di abbracciare questa nuova fede deluso dai sermoni che ascoltavo in moschea nei quali si invitava a uccidere e a compiere atti di terrorismo. Nel cristianesimo invece è vietato invitare a uccidere il prossimo e questo mi ha convinto”.
La libertà di culto e di religione va difesa con forza e intransigenza in Italia e nel mondo, specie quando in nome della religione si va contro il valore universale e non negoziabile della libertà individuale.
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