Ieri Affari Italiani mi ha chiesto alcune notizie sulla nostra campagna on line: ecco la sintesi delle mie risposte:
1. La nostra campagna elettorale online si sviluppera’, come sempre, seguendo due filoni principali: dare informazioni utili alla nostra gente, ai militanti e ai simpatizzanti e attivare il passaparola e la mobilitazione online e offline, mettendo a disposizione materiali di divulgazione del nostro programma e di attacco a quello della sinistra.
2. Informazione e mobilitazione, dunque: il nostro sito www.votaberlusconi.it sara’ un vero e proprio super-gazebo online, nel quale chiunque possa trovare infomazioni utili per capire i nostri progetti e farsi protagonista attivo della campagna, se lo vorra. Abbiamo cominciato presentando in anteprima il primo manifesto elettorale 6×3, che sara’ in affissione in tutta Italia dal 18 febbraio e modificato la nostra testata con lo slogan della campagna: ’Rialzati, Italia!’.
3. Il sito non subirà una modifica radicale, perchè quando è stato concepito – è online dal 31 ottobre – come un sito da campagna elettorale. Ora verra’ via via arricchito con i contenuti adeguati in vista delle elezioni.
4. Apriremo nuove sezioni, alcune per agire ’di conserva’ alla campagna off line e altre per ospitare e valorizzare i contenuti realizzati dai nostri simpatizzanti: video, animazioni, cartoline virtuali. Insomma, il sito sara’ un punto di incontro, di informazione e attivazione. L’esperienza ci dice che funziona: ad esempio, negli ultimi 45 giorni della campagna elettorale del 2006 abbiamo avuto poco piu’ di 1,5 milioni di utenti unici, molti dei quali hanno usato i contenuti del sito di allora facendoli girare nella Rete.
5. Quanto ai video, il primo streaming lo abbiamo fatto nel 1998, in occasione del primo congresso di Forza Italia. Seguiremo come al solito la campagna elettorale del presidente con dirette via web, che poi resteranno visibili e a disposizione di tutti nel sito.
6. In conclusione, cerchiamo di stare in Internet rispettandone le caratteristiche e di svolgere una campagna coinvolgente, a volte ironica e allegra (ricordo ad esempio il concorso dei manifesti taroccati del 2001, la controcampagna “Speriamo di no” del 2006), sicuramente all’ultimo respiro”.
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