Curioso. Anche questa volta, come nel 2001, la sinistra si affida al sindaco di Roma come candidato presidente del consiglio….ma la cosa più interessante è che anche questa volta, come nel 2001, il candidato premier ha come obiettivo quello di nascondere sotto il tappeto le cose fatte dal suo governo. Approfondirò nei prossimi giorni il concetto valutando gli slogan proposti dalla campagna veltroniana.
C’è obiettivamente una certa differenza dalla nostra campagna elettorale del 2006: allora Berlusconi e tutti noi – oltre a dire i programmi per il futuro e ad attaccare quelli dell’Unione – abbiamo dedicato una buona parte della nostra comunicazione a spiegare cosa avevamo fatto per mantenere fede agli impegni assunti cinque anni prima, rivendicando i risultati e le riforme messe in cantiere…
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