Ieri ho deciso di dare il consenso per operare mio padre. Ne ho parlato anche con lui in alcuni momenti in cui mi sembrava lucido e mi è parso d’accordo. L’operazione si chiama “derivazione interna ventricolare” e consiste nell’inserire un catetere interno che dal cervello va al peritoneo. In questo modo viene assicurato il corretto equilibrio del liquido cerebrale, cosa che garantisce un normale stato di veglia.
La derivazione funziona otto volte su dieci. L’operazione è rischiosa ma è l’unica via per dare a papà una possibilità di poter tentare un recupero “vero” con la successiva riabilitazione. Che Dio ci assista…
17 luglio 2007
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