Sono stato rieletto alla Camera per la quinta volta consecutiva alle elezioni politiche del 4 marzo 2018.
Come per gli avvocati, per i chirurghi, per gli insegnanti, il nostro lavoro si svolge in parte in aula e in gran parte fuori dall’aula, incontrando persone, approfondendo e studiando temi e problemi, visitando luoghi, partecipando a incontri pubblici, agendo sui social media.
Il lavoro in aula è “conteggiato” perché viene rilevato il numero delle singole votazioni alle quali partecipo. A fine settembre 2021, ultimo dato ufficiale disponibile nel sito della Camera, la mia “contabilità” è la seguente: ho partecipato a 6675 votazioni, pari al 72,53% dei voti.
Sono contento della mia attività parlamentare e di aver contribuito con la mia presenza e il mio voto ad approvare molti importanti provvedimenti.
Sono però particolarmente affezionato ad alcune leggi e disposizioni che sono “mie”, in quanto frutto di una mia iniziativa diretta: tra queste ricordo la legge sull’accessibilità ai disabili dei siti internet (nata dalla proposta di legge Campa-Palmieri e diventata la Legge4 del 9 gennaio 2004), le disposizioni che regolano le università on line, frutto di un emendamento a mia prima firma alla legge finanziaria 2003, “l’abbattimento” da decreto sicurezza del 2009 di un comma che, involontariamente, metteva a rischio la libertà di espressione on line e l’abrogazione (frutto di un lavoro serrato con il ministro Maroni e alcuni colleghi deputati) nel decreto milleproroghe 2010 del decreto Pisanu, abrogazione che ha liberalizzato il Wi Fi nel nostro Paese.
Ogni deputato ha l’obbligo di far parte di una “Commissione permanente”, una delle 14 commissioni nelle quali si discutono le leggi. Dal 2001 ho scelto di lavorare nella VII Commissione, Cultura, scienza ed istruzione. La Commissione si occupa di cultura, scuola, università, ricerca scientifica, spettacolo, sport, editoria, beni culturali.
Accanto al lavoro di squadra in aula e commissione e al mio lavoro nella comunicazione elettorale e internet di Forza Italia, come singolo deputato ho lanciato alcune forse piccole ma credo significative “battaglie” culturali (e dunque politiche) di cui sono fiero:
- L’attenzione a quella che chiamo “tecnologia solidale”, vale a dire la tecnologia che migliora la vita delle persone a partire da quelle più in difficoltà e che si sostanzia in una serie di iniziative tra le quali un evento annuale alla Camera (prima edizione nel 2012) e il blog con pubblicazione a cadenza settimanale su www.economyup.it.
- L’aver partecipato alla Commissione di studio “per elaborare principi e linee guida in tema di garanzie, diritti e doveri per l’uso di Internet” voluta nel 2015 dalla Presidente della Camera Laura Boldrini.
- La difesa del presepe nelle scuole tramite il sito www.natalesiamonoi.it e la petizione al presidente Napolitano (2006) con oltre 20.000 firme raccolte e il Promemoria pro presepe distribuiti nelle scuole a partire dal 2007.
- L’impegno accanto ai malati di Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) con l’appello al presidente Napolitano presentato alla Camera il 4 dicembre 2007 e relativo sito www.liberidivivere.it.
Anche se dal 2006 la legge elettorale ha abolito i collegi uninominali, io continuo a seguire il collegio nel quale fui eletto per la prima volta nel 2001, il collegio di Cantù (più altri 14 comuni), in provincia di Como. Dal 2001 ho partecipato a 233 incontri pubblici in loco e portato fondi per un totale di 9 miioni di euro, ripartiti in 32 interventi in 13 comuni di quel territorio.