Ho incontrato domenica un mio compagno di asilo con la sua famiglia, fuori dalla chiesa. Dopo i convenevoli mi ha chiesto se ero sempre “a Roma”. Alla mia risposta affermativa, ha replicato: “Mettetevi d’accordo”. Io ho iniziato a dire che noi abbiamo proposto da subito un governo ma lui ha replicato, interrompendomi: “Venite giù da Marte, noi qui sulla terra chiediamo che vi mettiate d’accordo…”.
Questo dialogo dice tutto, esprime il desiderio del “popolo”: un accordo per risolvere i problemi.
Come in una rissa non distingui aggredito e aggressore e ti infastidisce la cosa in sé, allo stesso modo il mio amico non distingue tra noi del PDL che proponiamo da quasi due mesi un governo di larghe intese anche a guida PD, purché forte e in grado di prendere le misure necessarie per rilanciare economia e fiducia, per contrattare nuovi patti in Europa e il PD che non ci sente e continua a inseguire Grillo o a proporre un debole governo di minoranza, costretto a cercarsi di volta in volta in Parlamento i voti sui singoli provvedimenti, e per questo fragile in Italia, inconsistente in Europa.
Tutto questo al mio amico – e alla stragrande maggioranza dei cittadini – non interessa. Ci chiedono, a tutti, la responsabilità di fare assieme le cose che servono. Per fare questo servirebbe la fine di vent’anni di demonizzazione berlusconiana e una forte capacità di leadership a sinistra. Servirebbe eleggere un Presidente della Repubblica condiviso. Vedremo cosa accadrà a questo riguardo da giovedì. Io posso confermare che ci sarò e che voterò al meglio delle mie convinzioni, consapevole di non essere su Marte ma di vivere qui sulla terra, come te, come tutti.
Come tutti sono preoccupato per come stanno andando, anzi sbandando, le cose. Ogni giorno incontro persone in grande difficoltà per la crisi e mi addoloro per i suicidi che si susseguono, segno disperato della difficoltà non solo economica che stiamo vivendo.
Che fare? Credo che la soluzione che stiamo proponendo da quasi due mesi, un governo di larghe intese, che unisca e sia nuova speranza con misure concrete (abolizione Imu, detassazione nuove assunzioni, blocco aumento Iva, Equitalia “giusta”, meno vincoli, pagamento debiti dello Stato verso le imprese, ecc.) sia il giusto punto di partenza. Vedremo nei prossimi giorni se prevarrà il buon senso o la politica che considera il centrodestra berlusconiano impresentabile, che pratica l’esclusione del “nemico”.
Grazie per l’attenzione. L’ho fatta lunga ma ritenevo doveroso farmi vivo dopo le elezioni e alla vigilia di giorni decisivi. Questo è il tempo nel quale ciascuno deve essere meno egoista e dare di più, dove si trova, in base alle proprie responsabilità. Vale per i leader, vale per me, vale per te e per tutti.
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