Ecco la mia intervista a Tempi di Carlo Candiani.
«Il Pdl ripartirà dal Nord per riconquistare l’elettorato nazionale»
Antonio Palmieri (Pdl): «Dobbiamo recuperare i nostri valori di sempre: la sussidiarietà, la solidarietà e il mercato libero e declinarli nel contesto globale. Solo così i voti dati a Grillo torneranno al Pdl»
I risultati delle votazioni amministrative hanno mostrato lo stato confusionale del Pdl e dei suoi esponenti, che si lasciano andare alle più diverse dichiarazioni. Cosa sta succedendo al partito? Sta pagando l’inevitabile appoggio all’esecutivo Monti? «Berlusconi sei mesi fa ha fatto la scelta di non trascinare il paese verso le elezioni anticipate, ma di accettare un governo tecnico. Questo per mettere fine al clima di guerra civile e per lavorare a quelle riforme costituzionali necessarie per rendere il paese governabile» A parlare a Tempi.it è Antonio Palmieri, deputato del Popolo della Libertà e coordinatore della comunicazione in rete del Pdl. «Riforme condivise che non debbano passare per le forche caudine dei referendum. Questa è ancora oggi la scommessa berlusconiana: la forma di governo, i poteri del premier, il superamento del bicameralismo perfetto, la riduzione del numero dei parlamentari sono temi ineludibili».
La crisi interna al Pdl è un problema di contenuti o di strategia comunicativa? Si parla di un nuovo nome, di facce nuove ma può bastare?
Non c’è comunicazione senza contenuto, non c’è forma senza sostanza. Al di là dei cambiamenti di nome e strategie comunicative, il primo lavoro da fare è recuperare una nuova visione della realtà. Il mondo è cambiato e bisogna essere in grado di proporre soluzioni nuove, parlare dell’Italia e dell’Europa che intendiamo costruire. Il resto vien da sé.
Organizzerete un congresso?
Quello che ci ha sempre caratterizzato è il dialogo con il popolo. Il congresso è un momento auspicabile ma se, come dicevo prima, non pensiamo prima ai contenuti, rischiamo di farlo diventare un appuntamento autoreferenziale.
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