Mi scusi ma paragonare il posto in classifica della scuola di oggi con quella di vent’anni fa (se non di più) sarebbe come paragonare Herrera a Murinho, oppure l’Inter di Angelo Moratti a quella di Massimo. Il calcio è cambiato, e anche il mondo è cambiato, e senz’altro lei se n’è accorto, quindi mi sembra che anche questo continuo paragone lasci un po’ il tempo che trova. Essere passati dal terzo all’ottavo non vuole dire che per forza siamo peggiorati, può anche significare che altri sono migliorati più di noi. Poi andrebbe detto anche se le due ricerche erano fatte con gli stessi criteri, se consideravano gli stessi parametri e come si differenziavano i risultati a seconda della regione, e poi visto che parla di ottavo posto per il “modulo” andrebbe detto come è piazzato il “tempo pieno”.
Voglio contribuire a dare un po’ di obiettività e chiarezza al suo commento, un po’ confuso visto che non mi ha chiarito le idee. Infatti le chiedo: lei dice che gli insegnanti “sfilati” dal modulo (tre su due classi) rinforzeranno il tempo pieno, ma nella legge il tempo pieno (due insegnanti presenti 40 ore settimanali) viene cambiato in “tempo scuola” di 24 ore con un insegnante unico. Ma allora sto “tempo pieno” c’è o non c’è? A me sembra di no. Mi può quindi dire con chiarezza cosa cambierà in termini pratici in una scuola dove adesso c’è il “tempo pieno”?
Grazie per l’attenzione e per il chiarimento pubblico che certamente seguirà.
Claudio
COME SEMPRE LA MIA RISPOSTA E’ IL PRIMO COMMENTO
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