Difendere la famiglia non è una questione di fede, ma di convenienza per la comunità
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2 risposte a “Difendere la famiglia non è una questione di fede, ma di convenienza per la comunità”
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Pienamente d’accordo. Nel mio piccolo sto combattendo per quanto posso e anche da un punto di vista antropologico (ci abbiamo messo, nelle varie specie umane, circa 3,8 milioni di anni per arrivare al punto attuale riproducendoci naturalmente) in favore della famiglia naturale. Pare che un certo pensiero appartenente a zone della sx se non a un neoilluminismo massonico cerchi di annullare anche con la teoria gender il modello antropologico di famiglia nelle sue tre componenti (madre, padre figli) riscontrabile anche in altri primati fin dai nostri progenitori più di 7 milioni di anni fa dall’australopiteco “Lucy”. La teoria gender con le proposte uguaglianze di ruolo (se non di sesso) a sesso intercambiabile come in un semplice scambio di ipotesi in un teorema matematico, proponendo “genitore 1 e genitore 2”, è evidentemente antifamiglia e antievoluzione umana, non vista come ascesi (come la vedeva Darwin) ma come adattamento all’ambiente. Si pretenderebbe con questa teoria (con nessun riscontro statistico), facendo vestire con abiti femminili i maschi e viceversa per le femmine o facendo leggere omofavole, di diminuire le differenze tra i sessi e di ridurre l’aggressività. Le differenze ci sono e restano, la natura, a cui (come evidenziato da Freud) interessa solo la continuazione della specie, ha selezionato e privilegiato tali differenze non solo con un dimorfismo particolarmente evidente se paragonato a quello delle altre specie di primati ma anche con un “dimorfismo psicologico” che matura con l’adattamento ai modelli (maschio-femmina. padre-madre) dei “cuccioli umani”.
Tali differenze morfologiche e psicologiche si sono evolute nei lunghi periodi citati e per necessità ambientali e di sopravvivenza e non si può pensare che un esperimento gender porti ad una mutazione data la scarsa o nulla attitudine alla riproduzione fuori da soluzioni artificiali sporadiche che decadrebbero sicuramente in caso di mutamenti ambientali sfavorevoli.
Tale teoria giustifica quindi automaticamente con l’uguaglianza teorica dei sessi sia i matrimoni omosessuali che l’adozione (compresi utero in prestito e fecondazione eterologa come giustamente citi).
A giustificazione spesso sento citare che l’applicazione di tale teoria servirebbe a ridurre se non ad eliminare l’aggressività. Convinzione completamente errata perchè l’aggressività è come il colesterolo e lo stress, ha una parte “buona” necessaria alla nostra sopravvivenza oltre che ai rapporti interpersonali, ecc. e una cattiva che ci porta a reazioni incontrollate e a delinquere.
Più che teoria stupida e ignorante definisco il “gender” pericoloso.
Saluti cari -
Non capisco perché tutti i cattolici si vergognino della fede mentre gli altri non hanno alcuna vergogna a difendere le loro posizioni anticlericali. Comunque complimenti all’onorevole per non aver firmato la proposta di legge sulle unioni gay.
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