Luglio, si sa, è un mese caldo. Il caldo consiglia calma e genera invece agitazione, la stessa che in questi mesi pervade politici e media. Ci si agita per l’Italicum e per le conseguenze del referendum costituzionale. Si disegnano scenari e prospettive, ma agitarsi ora non serve: bisogna attendere il voto del popolo e il giudizio della Consulta. Dopo sarà la realtà ad indicare la strada. Nel frattempo il terrorismo islamico incalza, gli sbarchi continuano, Erdogan islamizza la Turchia, le banche soffrono, i cittadini anche. Direttore, fondiamo un nuovo partito: il partito della realtà.
Fondiamo il partito della realtà?
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