Legittimo impedimento: alcune considerazioni dopo il dibattito alla Camera.
1. Un tempo nella cultura della sinistra non vi era spazio per il giustizialismo. Nell’Assemblea costituente Lussu e Terracini sostennero la necessità dell’immunità parlamentare, perché se la magistratura deve essere indipendente dal potere politico, anche il potere politico deve essere tutelato da possibili atti persecutori della magistratura.
2. Oggi il PD persegue con tenacia la via giudiziaria, alla ricerca disperata di uno strumento per minare la stabilità del Governo, continuando a ricorrere a quei magistrati che da quindici anni cercano di ribaltare il voto popolare.
3. La proposta di legge sul “legittimo impedimento” è una norma transitoria, che costituisce un ponte verso la futura riforma costituzionale per la sospensione dei processi per le alte cariche. Sarebbe irragionevole lasciare che nel frattempo continuino processi iniziati o proseguiti durante l’iter della riforma.
Questa norma è costituzionale perché anche la Corte costituzionale ha posto l’accento «sull’ampia discrezionalità di cui gode il legislatore nel regolare in via transitoria il passaggio tra sistemi normativi anche processuali».
4. Anche oggi gli impegni istituzionali e politici del Presidente del Consiglio costituiscono un legittimo impedimento riconosciuto in molti tribunali italiani. La legge introduce una regola certa rispetto agli impedimenti del Presidente del Consiglio, a causa di talune decisioni della magistratura, secondo le quali sta al giudice valutare, caso per caso, la rilevanza dell’impegno del Capo del Governo. Così si è determinato una vera e propria interferenza della magistratura sull’attività dell’Esecutivo e sulle sue capacità operative.
Nel conflitto tra funzionalità dell’Esecutivo e tempi del processo il giudice dovrà, da ora in poi, dare la prevalenza alla prima.
5. Spetta soltanto al popolo decidere chi deve governare, e non a qualche magistrato o a quella parte della magistratura che, ancora pochi giorni fa, ha dimostrato con un atto politico la propria radicata inimicizia nei confronti del Governo e del Presidente del Consiglio.
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