Il ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta così ha illustrato la parte del Decreto Legge “Misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria” che riguarda la pubblica amministrazione:
STOP AGLI AUTOMATISMI DEI TAGLI LINEARI
Il principio ispiratore del provvedimento è la responsabilizzazione. Vengono meno gli automatismi tipici dei tagli lineari, che possono essere sostituiti da tagli mirati e selettivi che i singoli ministri – per le parti di propria competenza – definiscono con l’obiettivo di raggiungere i target di risparmio a loro imputati.
COSTI DELLA POLITICA
Per quanto riguarda i costi della politica e degli amministratori si andrà nella direzione di una convergenza verso gli standard degli altri Paesi europei: il trattamento economico di deputati, senatori e dei vertici di organismi, enti o istituzioni non potrà superare quello medio percepito dai titolari di posizioni analoghe nei Paesi dell’area euro. Sarà istituita una Commissione, presieduta dal Presidente dell’ISTAT, che avrà il compito stabilire i parametri retributivi. Le disposizioni in materia di riduzione dei costi della politica e degli incarichi di vertice troveranno applicazione anche alle Regioni ordinarie o a statuto speciale. Inoltre tutti i titolari di incarico o carica pubblica, di natura elettiva o per nomina (compresi quelli degli organi costituzionali, nonché i componenti delle Giunte e dei Consigli regionali) all’atto della cessazione dell’ufficio non potranno più utilizzare immobili, anche ad uso abitativo, né disporre di mezzi di trasporto, di comunicazione o di informazione appartenenti a organismi pubblici. Nell’ambito dell’autonomia che gli è riconosciuta costituzionalmente, la Camera dei deputati, il Senato della Repubblica e la Corte costituzionale assumeranno le iniziative più opportune per limitare nel tempo i benefit riconosciuti ai Presidenti dopo la cessazione della loro carica. La norma non si applica agli ex Presidenti della Repubblica.
AUTO BLU
Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri e su proposta del ministro Brunetta, sono disposte le modalità e i limiti di utilizzo delle autovetture di servizio allo scopo di ridurne il numero e i costi: le auto oggi in servizio potranno essere utilizzate solo fino alla loro dismissione o rottamazione e non potranno essere sostituite; la cilindrata non potrà superare i 1.600 cc. Fanno eccezione le autovetture in dotazione al Capo dello Stato, ai Presidenti del Senato, della Camera e della Corte Costituzionale, al Presidente del Consiglio così come le auto blindate adibite ai servizi istituzionali di pubblica sicurezza.
PUBBLICO IMPIEGO
La manovra finanziaria per il settore del pubblico impiego prevede risparmi in termini di indebitamento netto, non inferiori a: 30 milioni di euro per l’anno 2013, 740 milioni di euro per l’anno 2014, 340 milioni per l’anno 2015 e 370 milioni dal 2016. Queste misure di riduzione della spesa potranno riguardare la proroga delle limitazioni alle assunzioni nelle amministrazioni dello Stato, nelle Agenzie fiscali e negli Enti pubblici non economici (sono esclusi i Corpi di Polizia e i Vigili del fuoco).
In pratica per il 2014 le assunzioni possibili rimangono limitate al 20 per cento delle cessazioni invece di passare al 50 per cento, come previsto dalla normativa vigente. Altri provvedimenti interessano la proroga fino al 31 dicembre 2014 del blocco delle retribuzioni e la fissazione delle modalità di calcolo relative all’erogazione dell’indennità di vacanza contrattuale per gli anni 2015-2017. Per quanto riguarda il blocco del turn-over, sono possibili anche interventi selettivi che tengano conto dell’esigenza di valorizzare l’efficienza di determinati settori. Questa misura vale anche per il blocco delle retribuzioni e in questo caso la norma prevede una consultazione con le confederazioni sindacali.
Ricordiamo come negli anni 2008 e 2009 il personale si sia già ridotto di circa 74.000 occupati (per complessive 3.493.481 unità rispetto alle 3.572.317 del 2007, comprensivi anche dei dipendenti con contratti flessibili). Gli interventi già presi in materia di blocco parziale e selettivo del turn-over, contratti di lavoro flessibile e collocamento a riposo potrebbero portare nel 2014 il numero di dipendenti del settore pubblico sotto i 3,3 milioni di unità. Nel periodo 2008-2014 le misure complessivamente adottate porteranno quindi a una riduzione stimabile in oltre 300 mila unità (- 8%).
Il dividendo dell’efficienza, già previsto dalla normativa vigente e dall’accordo firmato tra Governo e sindacati lo scorso 4 febbraio, viene rideterminato e all’interno della manovra vengono stabilite le procedure per attuarlo. Le amministrazioni possono adottare entro il 31 marzo di ogni anno piani triennali di razionalizzazione della spesa che dovranno indicare uscite e obiettivi in termini fisici e finanziari. Le eventuali economie aggiuntive effettivamente realizzate rispetto a quelle già previste possono essere utilizzate annualmente, nell’importo massimo del 50%, per la contrattazione integrativa, di cui il 50% destinato alla erogazione dei premi (previsti dall’art. 19 del Decreto Legislativo n. 150/2009). Le risorse aggiuntive possono essere utilizzate solo se è accertato il raggiungimento degli obiettivi fissati per ciascuna delle singole voci di spesa previste nei piani. Per quanto riguarda la lotta all’assenteismo la manovra aggiunge un ulteriore tassello per contrastare il fenomeno, cercando di responsabilizzare di più le amministrazioni (in particolar modo la dirigenza), concentrando le visite di controllo nei casi più esposti all’abuso e rendendole obbligatorie nei giorni che immediatamente precedono o seguono i giorni festivi.
IMMOBILI PUBBLICI
Attraverso il rilancio della collaborazione istituzionale tra il Governo e le Regioni, vengono promosse la razionalizzazione della gestione del patrimonio residenziale pubblico e la sua dismissione. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e il ministro per i Rapporti con le Regioni promuovono in Conferenza unificata la conclusione di accordi con le Regioni e gli Enti locali volti a semplificare le procedure di alienazione degli immobili di proprietà degli IACP nonché la dismissione e la razionalizzazione del patrimonio di questi ultimi anche attraverso la promozione di fondi immobiliari.
TRASPARENZA PER LE SOCIETA’ A PARTECIPAZIONE PUBBLICA
È previsto che entro tre mesi dall’entrata in vigore del decreto tutti gli enti e gli organismi pubblici inseriscano sul proprio sito istituzionale l’elenco delle società di cui detengono (direttamente o indirettamente) quote di partecipazione anche minoritaria, indicandone l’entità e una rappresentazione grafica che evidenzi i collegamenti tra l’ente o l’organismo e le società.
DIFFUSIONE DELLA PEC
Sono previsti meccanismi di tipo economico tesi a favorire il possesso e l’utilizzo dell’indirizzo di Posta elettronica certificata da parte degli avvocati. La mancata indicazione, da parte dei difensori, del proprio indirizzo PEC è sanzionata con una maggiorazione del 50% del contributo unificato da corrispondere. In materia di contenzioso previdenziale e di giustizia tributaria, allo scopo di assicurare l’efficienza e la celerità dei relativi processi viene previsto che le comunicazioni possano essere effettuate anche mediante l’utilizzo della PEC.
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