Nel 1994 con la discesa in campo di Silvio Berlusconi il modo di comunicare la politica è stato totalmente rivoluzionato. A tal punto che, sotto questo profilo, anche le recenti esperienze di Matteo Renzi e di Beppe Grillo possono considerarsi «derivate seconde» dell’originale. Ma la rupture non sarebbe stata possibile senza il coinvolgimento di un esperto di nuove tecnologie come Antonio Palmieri (nella foto), deputato di Forza Italia e responsabile Internet del partito azzurro. Da pochi giorni Palmieri ha pubblicato Internet e comunicazione politica, un saggio sull’utilizzo adeguato dei nuovi media per veicolare i messaggi e fidelizzare l’elettorato. La consolidata esperienza nell’ideazione di video, tweet, pagine Facebook e, soprattutto, la creazione di siti Internet ad hoc come governoberlusconi.it e forzasilvio.it consentono a Palmieri di stilare un manuale della comunicazione politica 3.0. L’assunto principale? «La comunicazione è un abito su misura, sartoriale» che va ritagliata in funzione della leadership. Berlusconi, ad esempio, è stato il primo a utilizzare ironia e autoironia amplificando l’effetto virale delle campagne in occasione delle elezioni 2001 e 2013.
[Il Giornale, 14.10.2016]
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