HO RICEVUTO DA ATTILIO B., QUESTO INTERESSANTE TESTO
QUANDO ANCHE IL PD CHIEDEVA PROCESSI PIU’ SVELTI – 26 luglio 2006,
insieme con i colleghi di partito Brutti, Calvi, Casson e Pegorer, la senatrice Finocchiaro firma una serie di proposte in materia di prescrizione del reato.
Il disegno di legge (numero 878) prevedeva la prescrizione in due anni, sia per la fase delle indagini preliminari, sia per ogni grado di giudizio. Due anni per il primo grado, due per l’appello, due per la Cassazione.
C’era – ieri come oggi – l’aspetto spinoso dei procedimenti in corso. Bene, facendo appello alla tradizione garantista della sinistra, la senatrice Finocchiaro e i
suoi colleghi scrivevano quanto segue: “Nei procedimenti in corso il termine di prescrizione sarà quello risultante in concreto più vantaggioso per l’imputato, a seconda che si applichi la disciplina vigente (quella in vigore nel 2006 e ancora oggi, cioè la legge Cirielli del 2005, ndr) o quella di nuova introduzione (proposta appunto dai senatori Ds).
Se non c’è sfuggito qualcosa di grosso, la proposta sembra nelle sue linee essenziali quasi identica a quella dell’attuale maggioranza di governo. Una iniziativa analoga era stata assunta d’altra parte nella legislatura precedente dai senatori Ds
Calvi, Maritati, Ayala e Fassone. In nessuno dei casi, a nostra memoria, ci furono reazioni scandalizzate da parte della magistratura o da parte dei giornali.
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