Ieri sera a Ballarò Franceschini ha perentoriamente richiesto coerenza tra comportamenti privati e pubblici degli uomini politici. E’ la “nuova frontiera” di una campagna elettorale che loro stanno davvero americanizzando, usandone pesantemente, per la prima volta in Italia, uno degli aspetti più deleteri: fomentare pesanti insinuazioni sulla moralità personale dell’avversario e buttargli fango addosso, cercando di screditarlo agli occhi dei cittadini.
Hanno fatto i conti senza l’oste. Andando in televisione ieri sera Berlusconi ha come al solito capovolto la situazione comunicativa a suo favore, esponendo la verità direttamente ai cittadini.
Restano da fare due considerazioni: a) indicare un valore (in questo caso la famiglia) che si ritiene buono e utile per la società è comunque compito di un leader, al di là delle vicissitudini personali e private.
b) anche in politica dai frutti si giudica l’albero. Franceschini viene da un partito che dagli anni Ottanta in poi ha moltiplicato il debito pubblico, lasciato un Paese senza infrastrutture, con una pubblica amministrazione inadeguata, con un sistema formativo arretrato e l’elenco potrebbe continuare. Però erano tutte persone di ineccepibili costumi personali…Se guardiamo ai frutti di quell’epoca e a quelli del governo Berlusconi, davvero non c’è confronto. E i cittadini l’hanno capito, come conferma anche il sondaggio di Pagnoncelli mostrato ieri sera a Ballarò.
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