La “vecchia” spazzatura napoletana e la nuovo spazzatura mediatica contro Berlusconi stanno per essere spazzate via.
Ieri lo spiegato il premier, prima a Terzigno e poi a Bruxelles.
A Napoli si sta tornando alla normalità. Per Ruby c’è stato solo un atto di generosità per una ragazza in difficoltà.
Lei stessa lo spiega in una intervista al Tgcom: “”Sono stata ad Arcore solo una sera e quello che raccontano i giornali sono cazzate. Dietro questo polverone c’è una sola persona, il giudice Pietro Forno. Mi ha usata per attaccare il premier”.
“Un’amica mi ha portato nella villa del presidente Berlusconi il 14 febbraio, è l’unica volta che ci sono stata, ma nessuno sapeva che ero minorenne, io ho detto di avere 24 anni. La serata è stata tranquilla, prima una cena, poi il premier si è messo a cantare. Era la prima sera che mi vedeva e per questo mi ha dedicato una canzone”. Verso mezzanotte Ruby lascia Arcore. “Il premier – rivela la giovane – mi ha regalato una collana di Damiani e dato una busta. Tornando, mentre ero in taxi, l’ho aperta e c’erano 7mila euro in contanti”.
E’ normale ricevere tutti questi soldi la prima sera che vede una persona? “No” risponde lei, chiarendo che dietro la cifra non c’erano però proposte o ricompense ad atti sessuali “né da parte di Berlusconi, né di altri partecipanti alla serata”. “L’amica che mi ha portato ad Arcore – continua Ruby – ha raccontato al presidente la mia storia e gli ha detto che avevo bisogno di aiuto. Per questo motivo lui mi ha dato la busta”.
Poco tempo dopo, Ruby finisce in tribunale, accusata di furto dalla ex coinquilina. “In quell’occasione ho conosciuto Nicole Minetti, penso che l’abbia chiamata la stessa amica che mi ha portato ad Arcore”. Quel giorno si è scoperto che Ruby in realtà era minorenne….Poi ho parlato anche con il presidente del Consiglio: “Ho già avuto tanti problemi, avresti dovuto dirmelo che eri minorenne, mi spiace ma non potremo più vederci”, le ha detto il premier.
La giovane marocchina è amareggiata, non lo nasconde. “Dietro questa storia c’è la volontà di attaccare il presidente del Consiglio, ma io non c’entro nulla. L’artefice di tutto ciò è il giudice Pietro Forno. Lui non è mai stato interessato alla mia storia e alle mie vicende in comunità: voleva solo colpire il premier e per farlo mi ha usata”.
Ma chi c’era quel giorno ad Arcore? Oltre a Berlusconi c’era Emilio Fede ma dal racconto di Ruby ne esce una normale serata goliardica: “Canzoni, racconti, niente sesso”..
Lascia un commento