Startup e agenda digitale: Passera risponde al mio question time

 

Ministro Passera,

la sua dichiarata passione per le startup, le giovani imprese innovative è anche la nostra.

Per questo sette mesi fa abbiamo presentato una proposta di legge per fare dell’Italia una terra di startup, dove le imprese innovative possano attingere a finanziamenti privati e pubblici senza burocrazia. Sviluppare l’economia digitale è una delle risposte migliori contro la crisi.

Dal 2001, da quando abbiamo creato per la prima volta in Italia il ministero dell’innovazione, lavoriamo per una pubblica amministrazione digitale. Un cammino faticoso ma con risultati crescenti.

Per questa passione concreta siamo qui a chiederle quando vedrà la luce il decreto del governo che attendiamo da giugno e quanto terrà conto del lavoro che abbiamo fatto qui alla Camera, approvando in commissione la proposta condivisa Palmieri-Gentiloni-Rao con misure per startup, e-commerce, accessibilità per i disabili, pubblica amministrazione digitale e molto altro ancora. Grazie!

CORRADO PASSERA, Ministro dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti.

Signor Presidente, al di là della risposta che poi leggo, sappiamo che abbiamo lavorato insieme, ci siamo visti anche ultimamente. Sapete quanto siamo impegnati. Forse domani tutto si completa.

Come sottolineato dagli onorevoli interroganti, la digitalizzazione costituisce una leva potentissima in termini di crescita occupazionale, di maggiore produttività e competitività, ma anche di risparmio e di maggiore coesione sociale.

Nel condividere tale premessa, il Consiglio dei Ministri di domani esaminerà uno schema di decreto-legge che rappresenta un ulteriore e significativo passo in avanti nell’agenda del Governo per la crescita sostenibile, nonché la naturale prosecuzione di quanto già realizzato nei mesi scorsi, fin dal primo decreto «salva Italia» fino all’ultimo decreto-legge sulla crescita, convertito lo scorso agosto. Con questo provvedimento si punta in modo ambizioso a fare del nostro Paese un luogo nel quale, in attuazione dell’agenda digitale europea, l’innovazione rappresenti un fattore strutturale di crescita sostenibile e di rafforzamento della competitività delle imprese.

Il recepimento dei principi dell’agenda digitale, operato con il provvedimento di imminente presentazione, conclude un articolato processo di elaborazione e di condivisione, avviato lo scorso febbraio con la costituzione della cabina di regia, che ha visto impegnati in uno sforzo comune numerosi ministeri, ma anche le regioni, le istituzioni locali e i principali rappresentanti del mondo produttivo. La cabina di regia, in particolare, ha definito le linee principali del testo normativo, cercando però di valorizzare al massimo, condividendone lo spirito ed i principi ispiratori, il contenuto di proposte di legge di alcuni parlamentari, tra cui figurano anche gli interroganti.

In questa sede posso citare solo alcune delle innovazioni previste: si introduce un documento digitale unificato, che funge sia da carta d’identità elettronica sia da tessera sanitaria e carta dei servizi; si crea un’unica anagrafe nazionale; diviene più semplice dialogare con la pubblica amministrazione in via telematica sia per il cittadino dotato di un proprio domicilio digitale sia per le imprese attraverso un generalizzato ricorso alla posta elettronica certificata; vengono introdotti nuovi strumenti didattici di tipo digitale; viene informatizzato il rapporto con le strutture sanitarie attraverso l’introduzione del fascicolo sanitario elettronico e la dematerializzazione delle prescrizioni mediche e delle cartelle cliniche; si rende più snello il processo civile fallimentare attraverso il ricorso esclusivo a modalità di comunicazione telematiche; si incentiva l’utilizzo dei pagamenti elettronici; si stanziano importanti fondi da destinare al superamento del digital divide; si promuove lo sviluppo di grandi progetti di ricerca dal contenuto fortemente innovativo e collegato all’attuazione, appunto, dell’agenda digitale italiana.

Di particolare rilevanza poi è la sezione, di cui faceva cenno l’interrogante, dedicata alla regolamentazione delle start up innovative. Le nuove disposizioni disciplinano molti degli aspetti normativi più rilevanti delle nuove imprese innovative all’interno di un quadro unitario – c’è proprio una visione completa di tutte le varie fasi della vita – per favorire sviluppo tecnologico e occupazione, contribuendo allo sviluppo di una cultura dell’innovazione e via dicendo.

Insomma, tutte le cose di cui abbiamo parlato, penso che le troverete.


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Commenti

2 risposte a “Startup e agenda digitale: Passera risponde al mio question time”

  1. Avatar anna maria baldocchi
    anna maria baldocchi

    Anche nella P.A. avremo le nosre ricadute positive, ma un pò di formazione in più ci permetterebbe di raccoglierne tutti i frutti.

  2. Avatar Un Editore di e-Book
    Un Editore di e-Book

    Purtroppo invece il decreto, pur contenendo molte cose utili ed interessanti, non recepisce quanto presente nella proposta di Legge.

    Non vi è alcun accenno su semplificazioni / incentivazioni sul commercio elettronico diretto.

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