La Provincia di Como del 2 dicembre 2004
di Pier Carlo Batté
«Presentare caso per caso gli effetti della riforma fiscale sarebbe complesso: la cosa certa è che le aliquote sono state ridotte, così come è stata ampliata la “no tax area”»: così il deputato canturino Antonio Palmieri, responsabile nazionale della comunicazione elettorale di Forza Italia, giustifica le diverse valutazioni comparse sui media in questi giorni a proposito dei risparmi fiscali varati dal governo.
Onorevole Palmieri, i contribuenti sono alle prese con valutazioni diverse degli sconti fiscali: non ritiene che il governo avrebbe dovuto essere più chiaro sull’argomento e diffondere dati certi? Il fatto è che non si possono produrre delle tabelle uniformi; i risparmi fiscali vanno calcolati caso per caso: c’è chi ha diritto a deduzioni per coniuge e figli, chi può avere sconti perché ha una badante, chi altre agevolazioni perché sta pagando mutui… Non pensa comunque che la comunicazione da parte del governo sia stata un po’ carente? Assolutamente no: la riduzione delle aliquote e l’ampliamento della “no tax area” sono fatti innegabili. Al primo posto l’esecutivo ha voluto garantire l’approvazione della legge. Ora possiamo partire a spiegarne nel dettaglio tutti i contenuti, ma la cosa essenziale era varare questa nuova tranche della riforma fiscale.
Quindi le tabelle pubblicate in questi giorni danno soltanto dei dati parziali? Come tutti i modelli statistici, si riferiscono a situazioni-tipo che possono adattarsi più o meno bene alle diverse realtà personali. Ogni tabella di per sé è corretta, perché applica i nuovi parametri stabiliti dal governo. Sta poi ai singoli contribuenti valutare le proprie caratteristiche: dalla situazione patrimoniale a quella familiare le combinazioni possibili sono plurime. Comunque gradualmente tutti capiranno i benefici arrivati da questa riforma. I modelli per i nuovi calcoli sono lì, approvati e confermati: questa era l’esigenza primaria anche perché per i calcoli famiglia per famiglia c’è tempo. L’importante era dare una mano al ceto medio.
C’è chi contesta anche questo aspetto della riforma, parlando di risparmi irrisori per la maggior parte della famiglie e di «regalie» ai ceti abbienti… Si tratta di pessima contropropaganda: ampliare la «no tax area» non mi pare sia un favore ai ricchi, così come aiutare i nuclei familiari monoreddito con figli. L’opposizione sa benissimo che questa riforma è efficace, sennò non l’attaccherebbe così tanto e non seminerebbe confusione. In più chi critica ignora il fatto che questa è solo una delle tappe per un alleggerimento globale della pressione fiscale che si realizzerà anche nei prossimi anni. Insomma, ora informerete meglio i cittadini? Senza dubbio. Come responsabile della comunicazione elettorale di Forza Italia sto curando di persona l’elaborazione del materiale informativo che inizieremo a distribuire nei prossimi giorni, un’opera di informazione che sfocerà nel «No tax day» che abbiamo organizzato l’11 dicembre a Venezia, durante il quale interverrà lo stesso presidente Silvio Berlusconi a illustrare i contenuti della riforma e gli impegni per le ulteriori riduzioni future.
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