Panorama del 23 maggio 2003
Un contropiede in perfetto stile azzurro. Se in questi giorni la sinistra e Piero Fassino hanno accusato il premier Silvio Berlusconi di fare crociate contro i comunisti e le toghe rosse per nascondere le promesse elettorali non mantenute, la replica è arrivata immediata. Un agile dossier, appena sfornato, riassume in modo chiaro, con tanto di numeri e riferimenti, l’elenco delle principali riforme varate nei primi due anni dal governo della Casa delle libertà. Curato da due giovani parlamentari di Forza Italia, Lucio Malan e Antonio Palmieri, il dossier (distribuito in 200 mila copie e consultabile sul sito www.forza-italia.it) ricorda che dei 332 provvedimenti di legge varati dal governo 184 sono stati già trasformati in legge da Camera e Senato. «I risultati immediati» precisano Malan e Palmieri «sono la riduzione delle tasse sui redditi medio-bassi fino a 25 mila euro, il raddoppio delle detrazioni per i figli a carico, la creazione di 750 mila posti di lavoro, l’avvio di alcune grandi riforme, dalla scuola al mercato del lavoro, fino alla razionalizzazione della spesa pubblica».
L’elenco delle riforme fatte è suddiviso in dieci capitoli, ciascuno dei quali è accompagnato da un preciso riferimento grafico: la riproduzione del manifesto elettorale con l’impegno assunto da Berlusconi. Così, accanto al manifesto con lo slogan «Meno tasse per tutti», ecco l’elenco di tutti i provvedimenti già approvati: dalla riduzione dell’Irpef a quella dell’Irpeg, dallo scudo fiscale all’eliminazione della tassa di successione e dell’Invim. Accanto allo slogan «un buon lavoro anche per te», ecco la legge Marco Biagi e il contratto di lavoro europeo. Seguono il poliziotto di quartiere, l’aumento delle pensioni minime e l’inizio delle grandi opere. Conclusione dei due parlamentari: «Il governo ha mantenuto gli impegni presi con gli elettori».
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