La provincia di Como del 10 aprile 2003
Via libera definitivo della commissione Affari Costituzionali della Camera al disegno di legge del governo sulla libertà religiosa, che apre la strada al riconoscimento giuridico dell’Islam. Il testo ha visto però la Casa delle libertà spaccata con la Lega che ha votato contro, e con alcune defezione tra i deputati sia di An che di Forza Italia. Il provvedimento passerà all’esame dell’aula già oggi o domani, però per la sola discussione generale; la maggioranza ha infatti deciso di rinviare il voto a dopo le amministrative per evitare spaccature. In mattinata, prima della seduta della commissione un gruppo di deputati di Forza Italia (i cattolici Lupi, Garagnani, Palmieri, Pacini, Di Virgilio, nonchè la vicepresidente del gruppo Isabella Bertolini) si sono riuniti per definire degli emendamenti da presentare in aula, visto che il voto in commissione si era concluso già la scorsa settimana.
L’ultima battaglia dei dissidenti “azzurri” si è poi registrata in commissione Cultura (che doveva esprimere un parere sui temi della legge riguardanti la scuola), dove Palmieri e Garagnani hanno chiesto di proporre modifiche al testo, ma sono andati in minoranza, con il laico Ferdinando Adornato che ha votato insieme al centrosinistra. Ma i mugugni ci sono anche in An: dopo che diversi deputati (Migliori, Franz, Carrara) avevano votato contro il governo sugli emendamenti, ieri il capogruppo in commissione Affari costituzionali, Gianfranco Anedda, ha chiesto al presidente Ignazio La Russa una riunione del gruppo per un chiarimento. «Il problema non è l’Islam – ha detto Anedda – che è una religione, ma la possibilità di riconoscimento per le sette». Poi nel primo pomeriggio, quando la commissione Affari costituzionali ha votato il via libero definitivo, An e Forza Italia si sono espresse a favore del testo governativo. Compreso il dissidente Pacini: « L’ho fatto per disciplina – ha spiegato – e per stima del relatore che è il nostro Sandro Bondi».
La Lega ha confermato la propria opposizione: «Quando c’è da difendere – ha detto Federico Bricolo – l’identità e le tradizioni del nostro popolo, noi siamo intransigenti e non accettiamo compromessi. Questa legge porterà all’indifferentismo e al riconoscimento di sette o religioni pericolose come l’Islam. É una legge che farà felici gli islamici, i massoni e i raeliani clonatori». Isabella Bertolini spera che gli emendamenti a cui sta lavorando il suo gruppo «migliori il testo, facendogli recepire l’ancoraggio alla tradizione giudaico- cristiana del nostro paese», in modo da poter recuperare non solo il dissenso interno a Forza Italia, ma anche della stessa Lega.
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