LIBERTA’, QUOTIDIANO DI PIACENZA, 4 AGOSTO
La prima è datata 9 ottobre 2006 ed è un «noi ti avevamo avvisato» che ha il sapore di una locandina da film thriller. L’ultima è del 18 luglio scorso, con un grafico in picchiata per un «governo Prodi in eccesso di ribasso».
Sono l’alfa e l’omega della monografia che Antonio Palmieri, responsabile politico del sito Internet di FI, dedica a «un anno vissuto disperatamente», quello del governo Prodi visto dagli “azzurri”. La faccia di Romano Prodi è presentissima, ma ci sono anche quella di Massimo D’Alema, Piero Fassino, Vincenzo Visco, Walter Veltroni, oltre a un albero di Natale per dire «auguri, Silvio», un paio di cartelli stradali «via Prodi» e perfino un sornione Beppe Stalin.
«Un utile ripasso di un anno di malgoverno dell’Unione e delle principali iniziative di opposizione realizzate da Forza Italia», dice Sandro Bondi nella prefazione, ringraziando Palmieri e lo staff del deputato “azzurro” «per averci fatto dono di questo prezioso fascicolo, utile promemoria per le battaglie politiche che ci attendono».
«Per una volta diamo atto a Prodi: in 14 mesi era davvero difficile per qualsiasi governo fare più disastri di quelli realizzati dal suo». Così il presidente dei senatori di An, Altero Matteoli, commenta le dichiarazioni di Prodi dopo il Consiglio. «Continui pure Prodi ad ingannare gli italiani e le fasce più deboli del Paese, e poi gli artigiani, i commercianti, le altre categorie produttive – aggiunge il capogruppo. Provi a chiedere ai pensionati al minimo, a cui darà un’elemosina, se le condizioni sociali ed economiche del Paese sono visibilmente migliorate e se è finito, per incanto, l’incubo della quarta settimana. Gli italiani sono stanchi delle risibili affermazioni di un uomo abbarbicato alla poltrona, che parla di una realtà che non esiste, nella speranza di far breccia nell’opinione pubblica con argomenti – conclude – destituiti di fondamento».
Sulla stessa lunghezza d’onda Renato Schifani (FI): «Prodi, sommerso dalle critiche degli italiani, che non ne possono più del suo governo, continua a volerci far credere che vada tutto bene. La verità è che in 14 mesi non si poteva fare peggio di così».
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