Bari, 19 agosto 2010 – “Nichi Vendola sorpassa Silvio Berlusconi sul web ed è, da oggi, il politico italiano con più sostenitori su Facebook. La sua pagina ufficiale conta oltre 229 mila fan mentre la pagina di Silvio Berlusconi è alle prese con una contrazione dei suoi sostenitori”. A riferirlo in una nota sono le ‘Fabbriche di Nichi’, il centro propulsore della campagna elettorale del governatore pugliese e della sua candidatura alle primarie del centrosinistra.
Tutto è partito a novembre del 2009 quando il Governatore della Puglia e il suo staff hanno scelto il celebre social network quale strumento di comunicazione ufficiale delle attività, ma allora gli iscritti alla pagina erano solo 20000. Da aprile ad oggi la pagina di Vendola ha dunque attirato oltre 167mila sostenitori (80mila negli ultimi 45 giorni), con un trend di crescita che nel mese di luglio hanno portato ad un incremento giornaliero di 1800 nuovi iscritti al giorno, uno ogni 48 secondi, circa il triplo di Antonio Di Pietro, terzo in Italia come numero di iscritti a Facebook.
Infine, questa mattina, è arrivato il sorpasso, come certifica la classifica pubblicata sul sito di Daniele Baroncelli (giovane imprenditore toscano che ha realizzato una classifica dei politici italiani presenti su Facebook). Nichi Vendola ha scavalcato il premier (i cui fan sono poco oltre 227 mila fan con una contrazione di -70 nell’ultima settimana).
La giornata di oggi, sottolineano le ‘Fabbriche di Nichi’, fa registrare un ulteriore traguardo: Nichi Vendola ha infatti raggiunto il traguardo dei 20.000 iscritti al suo profilo Twitter. I dati, tuttavia, non tengono conto di altre pagine non ufficiali a sostegno di entrambi i leader.
E se in realtà il paragone, non sarebbe corretto, avverte Antonio Palmieri, deputato del Pdl e responsabile Internet del partito interpellato dal Corriere (“Berlusconi non ha una pagina ufficiale su Facebook: quella a cui fa riferimento la classifica è stata creata da un simpatizzante del premier, e si tratta di una delle tante pagine create sul social network”), per Bossi “c’è sotto qualcosa”. “Basta dare un’ordine alla sinistra e tutti votano, vanno in quella direzione – ha affermato a Calalzo il ministro leghista – Se è così vuol dire che c’è sotto qualcosa, vedremo”.
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