Comunicato ANSA del 11 aprile 2002
“A Palermo stiamo vivendo il ‘calcio d’inizio’ di un progetto ambizioso e innovativo, ma concreto e da oggi in via di realizzazione. Chi si oppone a questo progetto e’ oggettivamente un alleato della poverta’. Chi si oppone a questo progetto rifiuta di combattere la guerra ‘buona’: quella contro la miseria e il sottosviluppo”.
Con queste parole l’on. Antonio Palmieri – responsabile nazionale del dipartimento innovazione di Forza Italia – commenta la prima giornata della conferenza di Palermo dedicata all’e-government per lo sviluppo.
“Gestori e facilitatori. Come confermano gli interventi che si succedono a Palermo, questo – precisa Palmieri – e’ il duplice ruolo che i governi devono avere per l’utillizzo strategico dell’e-government. Da un lato Stati e governi devono giocare un ruolo da protagonisti: rinnovare dal profondo la pubblica amministrazione, per poter fornire in rete informazioni e servizi ai cittadini e garantire loro piu’ efficienza, piu’ trasparenza, vera democrazia.
Al tempo stesso, pero’, i governi hanno il ruolo di facilitare (e di diffondere perche’ siano di esempio) tutte le iniziative legate all’Information Communication Techonology che nascono per l’iniziativa di cittadini, realta’ locali, imprese, terzo settore.
Questa e’ la lezione – conclude Palmieri – che viene dalla conferenza di Palermo. Se i governi sapranno coniugare questi due aspetti allora le nuove tecnologie consentiranno un salto di qualita’ per i Paesi sviluppati e permetteranno finalmente a quelli in via di sviluppo di annullare non solo il divario digitale ma anche di avviarsi con decisione sulla via dello sviluppo e del benessere.”.
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